False certificazioni sanitarie per ottenere l’invalidità. L’inchiesta si allarga ai patronati di Caulonia e Bovalino

False certificazioni sanitarie per ottenere l’invalidità. L’inchiesta si allarga ai patronati di Caulonia e Bovalino

Nuovi dettagli emergono dopo l’inchiesta ”Sua Sanità” in seguito alla quale risultano indagate 44 persone tra gli ospedali di Locri e Melito Porto Salvo. Sotto i riflettori della Guardia di Finanza è finito Massimo Iacopetta, responsabile del patronato dell’inpal di Caulonia e Bovalino. A lui si sarebbero rivolti molti lavoratori della zona che intendevano “sistemare” le proprie cartelle mediche in modo da poter passare il vaglio delle commissioni e ottenere così la pensione di invalidità. E sarebbe stato sempre lui, Iacopetta, ad indirizzare gli stessi lavoratori verso quei medici che, sotto un corrispettivo in denaro, avrebbero confezionato ad hoc false diagnosi e patologie ben più gravi

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