Fermato dalla polizia mentre cercava di intrufolarsi nell’appartamento di Klaus Davi

Fermato dalla polizia mentre cercava di intrufolarsi nell’appartamento di Klaus Davi

Un uomo di apparente etnia cinese ha tentato di introdursi nell’appartamento di Klaus Davi, giornalista titolare di una prestigiosa agenzia di comunicazione di impresa, questa mattina. Lo apprende la testata Spot and Web. Il fatto è avvenuto attorno alle 7.15. L’individuo ha suonato il campanello dell’abitazione del massmediologo il quale si trovava in casa solo e ha guardato dallo spioncino di chi si trattasse.

Apparentemente, il soggetto aveva attorno ai 30 anni ed era di etnia asiatica, forse cinese. L’uomo ha urlato in una lingua incomprensibile e ha scalciato contro la porta, peraltro blindata, di Davi per oltre un quarto d’ora. A un certo punto, non riuscendo a entrare nell’appartamento, l’uomo si è sdraiato sul pianerottolo antistante l’abitazione del giornalista continuando a urlare nella propria lingua in evidente stato di apparente alterazione. Davi nel frattempo ha chiamato le forze dell’ordine, che si trovavano peraltro già sul posto poiché altri condomini avevano segnalato la presenza del soggetto, che evidentemente vagava nel palazzo da diverso tempo. Due agenti della Polizia di Stato si sono quindi precipitati davanti all’appartamento di Klaus Davi, di fronte alla cui porta si trovava ancora l’uomo, e hanno tentato di identificare l’uomo che non ha opposto alcuna resistenza e li ha seguiti nel cortile del condominio, dove però non è chiaro come sia riuscito a introdursi. Gli agenti hanno anche identificato Klaus Davi, come avviene sempre in questi casi.

Un palazzo questo di via Santa Sofia più volte finito sui giornali per svariati motivi. Per ben due volte i condomini sono stati evacuati a causa di danni provocati dai lavori della linea metropolitana M4. Mentre già in precedenza una banda di rom si era introdotta furtivamente nel palazzo approfittando dell’assenza del portiere e tendando di entrare in alcuni appartamenti. Anche in quel caso l’appartamento di Klaus Davi fu oggetto di un’effrazione da parte della presunta banda proprio nel giorno in cui Davi testimoniava a un processo contro la ‘Ndrangheta a Reggio Calabria.

SpotandWebinfo

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