Caulonia, Bruno Grenci invoca un’adunata popolare per discutere del progetto Waterfront

Caulonia, Bruno Grenci invoca un’adunata popolare per discutere del progetto Waterfront

Cari concittadini,

a breve cominceranno i lavori per rinnovare il LUNGOMARE. Con un termine moderno non si chiama più così ma viene chiamato il WATER FRONT, che vuol dire fronte acqua. (tra un po’ non diremo più “buongiorno-chibboi”?, ma diremo “gudmorning-can-ai-hel-più”?).

Il finanziamento del progetto è di un milione e seicento mila euro. Sono fondi dell’unione europea cosiddetti PNRR, (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA), erogati in fretta dopo la grave crisi scaturita dal COVID 19.

Il progetto del nostro nuovo Uoter Front prevede:

1. Lo scavo totale, per la posa di un telo protettivo, e successiva ricopertura, del retro del muro per circa 450 metri in lungo, per la profondità di circa sei metri, per prevenire che le onde del mare scavino sotto le fondazioni.

2. La demolizione totale del muretto-parapetto a onde, pure questo di circa 450 metri lungo, di cemento armato, per sostituirlo con una ringhiera in ferro zincato.

3. La piantumazione di circa 40 alberelli che rimarranno, se va bene, più o meno come quelli esistenti ai lati della strada del lungomare.

4. Il proseguimento del muro che attualmente copre la visuale al mare davanti la piazzetta dei bronzi, creando maggiore e definitiva chiusura della visuale, e creando sbarramento per le acque piovane di tutto il viale mare Jonio.

5. Altri piccoli interventi come la sostituzione dei lampioni ecc.

I LAVORI DURERANNO CIRCA DUE ANNI. Con i disagi che si possono immaginare.

In molti, tanti e tantissimi, pensiamo che si potrebbe risparmiare su alcune cose per intervenire su altre più necessarie. Per esempio.

1. Installare decine di pannelli fotovoltaici destinati a produrre energia elettrica per alimentare le pompe dell’acqua e l’illuminazione. (il risparmio energetico lo impone anche la legge del PNRR, e si chiama sostenibilità).

2. Trovare il modo di alimentare le docce sulla spiaggia con la stessa acqua dei pozzi che il comune usa per le aiuole. E non, come accade attualmente, con l’acqua potabile che costa molto di più e ve ne è uno spreco eccessivo. Con aggravio sulla bolletta di tutti noi. Altro requisito di sostenibilità.

3. Piantumare alberi di alto fusto e longevi al posto di alberelli da ornamento.

4. Completare il muretto-parapetto a onde con una ringhiera leggera e sottile, evitandone la demolizione. Ulteriore sostenibilità, in quanto si ripara e si recupera, senza demolire.

5. Attivare almeno due bagni pubblici, che un comune con bandiera blu dovrebbe, degnamente e obbligatoriamente, avere.

SE NON SI CONCORDERANNO MODIFICHE AL PROGETTO SARà UN DIETRO-FRONT, ALTRO CHE WATER FRONT.

Il Sindaco e la sua Amministrazione, anche se è già stato dato l’incarico all’impresa, hanno dato massima disponibilità e apertura a parlarne e a concordare, democraticamente, le modifiche in corso d’opera, che si potranno apportare al progetto. Gli chiediamo pertanto di convocare, nelle forme più diffuse e capillari, un’adunanza popolare e partecipata, per affrontare il tema.

Ma occorre, cari compaesani, che tutti sappiate. Che vi teniate informati. Che vi facciate sentire. Che partecipiate alle adunanze pubbliche.

Noi vi terremo informati.

Comitato Uoter Dietro-Front, referente Bruno Grenci

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