Chi è stato davvero allo spettacolo gioiosano della Guzzanti?

Chi è stato davvero allo spettacolo gioiosano della Guzzanti?

Sabina Guzzanti è attrice di consumata abilità recitativa e di indiscutibile presenza scenica, nota ai più per i suoi numerosi successi televisivi. Ammirarla a teatro, in uno spettacolo di grandi contenuti incorniciato in una scenografia essenziale, è testimonianza fisica ed immediata delle sue qualità.

Il “Teatro Gioiosa”, sabato 24 Ottobre, ha aperto la sua stagione 2015/2016. Lo ha fatto con uno spettacolo graffiante, schierato, coraggioso: proprio come la sua straordinaria interprete.

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“Come ne venimmo fuori – Cronache dal futuro” è il nuovo monologo di Sabina Guzzanti, il cui tour è appena iniziato e ha visto in Gioiosa Jonica una delle sue primissime tappe (qualche piccola incertezza nella sequenza dello spettacolo, segnalata dalla stessa attrice, conferma il fatto che lo spettacolo deve ancora ultimare il suo “rodaggio”).

Si tratta di un perentorio e complessivo atto d’accusa contro l’ideologia più spietata che si sia mai affermata al mondo, la più subdola in fatto di cinismo e alienazione: il neoliberismo.

La Guzzanti – che parla da un futuro immaginario – ripercorre sinteticamente l’evoluzione storica dal liberismo di qualche secolo fa al neoliberismo imperante degli ultimi 30 anni,  focalizzandosi su un periodo (l’attuale) che lei considera triste e feroce al tempo stesso. Le guerre mondiali come epilogo drammatico del fallimento assoluto del primo liberismo, i “trenta gloriosi” della socialdemocrazia e del welfare state che mettono in un angolo liberisti di ogni sorta, la rivincita della destra neoliberista a partire dal crudele “laboratorio Cile”, la cancellazione di ogni controllo del potere dei ricchi, l’attacco finale alla democrazia. Fino ad arrivare alle miserie dei nostri giorni, con la mediocrità di facebook che diventa metafora e rappresentazione di questa vuota cattiveria contemporanea.

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Sabina Guzzanti spiega lo straordinario potenziale di risorse economiche, culturali e mediatiche messe in campo dagli “apostoli” del neoliberismo (banche, imprenditori, intellettuali, operatori dell’informazione, politici), un armamentario sicuramente difficilissimo da ostacolare; tuttavìa, si pone anche la questione della subalternità assoluta, figlia di un’incapacità quasi incomprensibile a resistere ai propri avversari fino ad introiettarne masochisticamente le ragioni e i valori.

Lo sguardo dell’attrice verso il mondo dei “merdaioli” (il nostro presente), di riflesso, è carico di disgusto e di incredulità: come è stato possibile vivere in una società così serva dal punto di vista intellettuale e così prona al dominio materiale di pochi?

Questa è una domanda che presuppone un mondo intero di letture, di analisi, di impegno, di scelte, di prospettive. Quello stesso mondo – così faticato e sudato – che rifiutiamo in favore delle briciole (residui dell’avidità dei pochi e inflessibili potenti del mondo) concesseci dall’edonismo e dal consumismo moderni. Quello stesso mondo che è ben altra cosa delle foto e dei video – da smartphone compulsivamente puntato sul personaggio televisivo di turno – che pure hanno affollato la serata gioiosana di Sabina Guzzanti.

E, allora, un dubbio impertinente continua a ronzarmi in testa da sabato 24 Ottobre: perchè abbiamo quasi riempito il “Teatro Gioiosa” (nonostante il costo di 30 euro del biglietto d’ingresso) e applaudito ripetutamente le “uscite” politicamente urtanti della Guzzanti (il suo è uno spettacolo straordinariamente politico, non contro ma proprio altrove rispetto al “mainstream” mediatico-comunicativo), se poi nulla sappiamo e nulla facciamo contro la spietatezza del neoliberismo? Siamo stati davvero dentro lo spettacolo della Guzzanti, o eravamo a teatro soltanto per sederci fisicamente in poltrona e segnare la nostra presenza dinanzi ad un personaggio famoso?

foto Piergiorgio Pirrone - LaPresse 03 09 2014 Lido di Venezia spettacolo 71esima mostra d'arte cinematografica di Venezia photocall del film 'La Trattativa' nella foto: Sabina Guzzanti photo Piergiorgio Pirrone - LaPresse 03 09 2014 Venezia Lido 71th Venice film festival La trattativa photocall in the photo: Sabina Guzzanti

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