Comunità “La Chimera” Camini: Asp insolvente, rischio chiusura

A sette anni dalla fondazione della Comunità Psichiatrica Riabilitativa ad alta intensità assistenziale “La Chimera” sita nel comune di Camini i 25 dipendenti che vi operano si trovano ancora una volta con una spada di Damocle sul collo per il concreto rischio di licenziamento a causa del rischio di chiusura della stessa.
La crisi non è dovuta alla mancanza di utenza, attualmente vi sono ricoverati 19 pazienti, la maggior parte dei quali oltre che afflitti da problemi psichiatrici hanno anche delle restrizioni giudiziarie dovute a reati da loro commessi a causa della loro patologia. Il problema che è stato quello del passato e che ancora oggi si ripresenta prepotentemente è che l’Asp di Reggio non paga con la puntualità prevista dalla normativa vigente i propri assistiti e di conseguenza i responsabili della cooperativa che gestisce la Comunità Terapeutica non può far fronte alle proprie spese, in primis lo stipendio dei 25 dipendenti arretrato allo stato attuale di nove mesi.

comunità la chimera camini
La presidente della Cooperativa, Maria Dichiera, che in questi anni non si è mai persa d’animo e ha sempre lottato per proseguire nel difficile cammino intrapreso dichiara: “l’impegno di spesa andava firmato a marzo, ed è circa 400mila euro la somma che l’Asp di Reggio Calabria ci deve; ormai siamo con l’acqua alla gola perché oltre gli stipendi ai quali dobbiamo far fronte vi sono anche le tasse da pagare che si possono quantificare nella cifra mensile di 18.000 euro.
Nonostante le fatture elettroniche siano state regolarmente inviate e nonostante la vigente normativa obblighi le pubbliche amministrazioni a far fronte ai propri debiti entro trenta giorni, ad oggi la situazione è drammaticamente stazionaria.
I pazienti provenienti dalle altre Asp vengono pagati puntualmente; quelli appartenenti dall’Asp reggina, con la quale la Comunità ha i posti contrattualizzati, invece no.
Il rischio di non riuscire a continuare così quindi è tanto. In una terra povera di servizi e di opportunità lavorative la lenta macchina burocratica rischia di far morire anche le poche realtà esistenti come quella della Comunità “La Chimera” che è stata definita dagli addetti ai lavori fiore all’occhiello della riabilitazione psichiatrica tant’è che i vari Magistrati non hanno remore ad inviarvi pazienti.
La presidente, il suo staff e i dipendenti tutti sono comunque decisi a lottare e a non fermarsi davanti a nulla anche se questo significherà arrivare fino al Ministro della salute Beatrice Lorenzin. Tutto affinché la comunità possa vivere e progredire. Loro ci hanno creduto e ci credono tutt’ora.

Cosimo Piscioneri

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