La tragedia del Bataclan vissuta da Caulonia. Il ricordo di Paolo Imperitura

La tragedia del Bataclan vissuta da Caulonia. Il ricordo di Paolo Imperitura

Notizia tratta da: keeponlive 

Il 13 novembre del 2015 era un venerdì come molti altri al’Ombligo de la Luna, Il soundcheck di BIG FOX aveva rapito l’attenzione di chi, distrattamente ascoltava le note dell’artista svedese tra un negroni ed una “botana mexicana”. I ragazzi, in cucina ed al bancone preparavano la linea per la serata che ci attendeva. Scherzavano, improvvisando un’improbabile cadenza svedese di fantozziana memoria con i due artisti. L’atmosfera festosa all’interno del locale è la stessa che, costantemente si respira all’interno di questi luoghi sparsi in tutto lo stivale. Luoghi dove la condivisione, la multiculturalità e la gioia di vivere diventano quotidianità.

La notizia di quanto accadde quella sera del 13 novembre dove persero la vita 130 persone (90 al Bataclan) fece irruzione, destabilizzando ognuno di noi. Lo stupore, la rabbia, lo sconcerto entrarono come emozioni che, non vi nascondo, destabilizzarono ognuno dei presenti. Come può un luogo deputato alla gioia ed alle emozioni controbattere a tanta violenza? Come si può far finta di nulla?

Prima di ogni concerto era consuetudine e tradizione salire salire sul palco e presentare gli artisti, raccontando un aneddoto allegro in grado di riscaldare l’ambiente in attesa della performance (a volte sul soundcheck, a volte sulla trattativa, a volte sullo stupore e la meraviglia che la nostra costa (alto jonio reggino) provocava ai nostri ospiti. Quella sera, invece, salii sul palco, rimasi in silenzio per 30 secondi, senza parlare, incrociando le mani e tenendo la testa china. Forse uno dei momenti più intensi vissuti a Casa Ombligo. Una volta alzata la testa, guardai negli occhi i presenti e mi ricordai di una frase di Charlie Chaplin, UN GIORNO SENZA UN SORRRISO È UN GIORNO PERSO.

Quello di Big Fox fu uno dei concerti più belli e coinvolgenti all’interno del locale. Vi racconto quest’aneddoto perché è di stamane la notizia dell’ignobile furto dell’opera che Bansky aveva realizzato in memoria delle vittime di quella notte. Oggi come ieri, non date spazio all’interno dei vostri Live Club alla rabbia, allo sconcerto, alla tristezza. Noi regaliamo condivisione e gioia di vivere in nome e per conto della musica dal vivo. Non perdete occasione per ricordare a voi stessi che un giorno senza un sorriso, è un giorno perso.

Paolo Imperitura

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