Relazioni internazionali e suspence nel manga “Rasputin il patriota”, edizioni Star Comics

Relazioni internazionali e suspence nel manga “Rasputin il patriota”, edizioni Star Comics

Non so se si tratta della deformazione professionale di un laureato in scienze politiche ma di sicuro ho trovato interessante, anzi direi avvincente, “Rasputin”, manga di cui la Star Comics ha pubblicato il primo corposo volume (ben 440 pagine).

La storia si snoda in luoghi e tempi diversi attraverso molteplici flashback: la trama principale è ambientata nel carcere di Tokyo ma verremo trasportati ai giorni della caduta dell’Unione Sovietica, in Lituania, nella seconda guerra mondiale… È una vicenda di diplomatici o “quasi spie”, di procuratori che cercano di incastrare gli indagati e di come il protagonista, funzionario del ministero degli esteri giapponese arrestato come traditore della Patria (da qui il soprannome di Rasputin), cerchi di venirne fuori. Il lettore non sa se il protagonista, il giovane Yuki Mamoru ossessionato dal desiderio di restituire le Isole del Nord al Giappone, sia davvero colpevole o innocente ma finisce per parteggiare per lui.

Nonostante si tratti di un fumetto che tocca temi quali le relazioni internazionali e la giustizia, che potrebbero apparire noiosi, mantiene un ritmo elevato e diventa difficile staccare gli occhi dalle pagine che raccontano una enorme sfida psicologica tra Yuki e la Procura.

Coi disegni di Junji Ito e la sceneggiatura di Takashi Nagasaki personalmente non vedo l’ora di avere tra le mani il secondo volume per capire come proseguirà questa sfida legale e politica (basata su una storia vera) in cui si cerca di manipolare l’opinione pubblica e di piegare le leggi della giustizia.

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