Kaiju No. 8 della Star Comics: un manga da leggere?

Kaiju No. 8 della Star Comics: un manga da leggere?

Sono cresciuto a pane e manga salvo poi abbandonarli per una ventina di anni (il manga, non il pane).

Ho recentemente deciso di tornare ai manga e ho scoperto che la manciata di titoli che si potevano trovare venti anni fa ormai è diventata una marea di pubblicazioni. Contribuisce in maniera determinante la Star Comics, casa editrice del coraggioso Kappa Magazine della mia adolescenza, che proponeva nello stesso mensile diversi fumetti, sul modello delle riviste giapponesi.

Sono ripartito leggendo una parodia di Harry Potter, Mashle, che prima o poi recensirò. E poi sono stato attratto dalla promozione di Kaiju No.8 di Naoya Matsumoto, nella quale la Star Comics ha investito moltissimo, fino ad acquistare spazi pubblicitari nella metropolitana di Milano.

I Kaiju sono i mostri giganti in stile Godzilla e compaiono sempre più spesso nel Giappone, che ha istituito delle Forze di Difese appositamente specializzate nella loro soppressione. Il protagonista della storia sogna di farne parte ma fallisce i test e si ritrova a lavorare nella pulizia delle carcasse dei Kaiju, un lavoro piuttosto ingrato, fino a quando non decide di riprovarci. Ma nel frattempo un mostro entra nel suo corpo permettendogli di trasformarsi e di ottenere una forza spropositata.

Alla luce della grande promozione forse le aspettative era eccessivamente elevate per un fumetto che si rivela avventuroso e anche spassoso a tratti, ma non particolarmente innovativo.

Ad ogni modo ho trovato belli i disegni e divertente il protagonista. Ovviamente il formato tascabile, che permette sicuramente di contenere i costi, penalizza la bellezza grafica.

Nel complesso mi sento di consigliarlo. Se un buon fumetto si giudica anche dal fatto che alla conclusione ti lascia con la voglia di proseguirne la lettura, bè, secondo il mio parere questo è un buon fumetto.

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