Caulonia, la replica del Direttore di Ciavula ad Adriana Penna: “Spero non vogliate porvi in continuità con chi ha cercato di delegittimare la stampa libera”

Caulonia, la replica del Direttore di Ciavula ad Adriana Penna: “Spero non vogliate porvi in continuità con chi ha cercato di delegittimare la stampa libera”

Gentile Adriana Penna,

le confesso che non avrei mai immaginato che un semplice articolo che cerca di aiutare i cittadini cauloniesi a comprendere perchè a distanza di dieci giorni dalle elezioni Caulonia non abbia ancora una giunta comunale potesse creare tutto questo trambusto nel movimento “Dipende da noi”.

Lo interpreto come frutto della tensione interna alla coalizione “Caulonia riparte” e mi fa pensare che abbiamo toccato un tasto sensibile, quello della formazione della nuova giunta comunale.

Comprendo sicuramente il suo bisogno di rettificare informazioni che ritiene inesatte, e la ringrazio per questo, perchè aiuta l’opinione pubblica a farsi un’idea di quanto sta accadendo nelle trattative in corso nella maggioranza.

Trattare e chiedere di avere maggiore rappresentanza in una giunta comunale è assolutamente legittimo da parte di un movimento, fa parte della politica, purchè le poltrone ottenute non siano fini a se stesse ma strumento per contribuire alla crescita del paese, come è sicuramente nelle vostre intenzioni.

Mi spiace invece che lei sostenga che “nessuna parola” di ciò che scrivo “corrisponde a verità”.

Quelle che ho riportato sono informazioni ricevute da una fonte interna all’attuale maggioranza e molto credibile. Lei smentisce a nome di Dipende da noi e ne prendiamo atto. “Dipende da noi vuole semplicemente ciò che le spetta”, ha scritto. Ossia due assessori e non tre.

Non sono a conoscenza di accordi pre elettorali tra Dipende da noi e l’Officina delle Idee, se esistono, secondo i quali bisognerebbe attribuire a ognuno “ciò che gli spetta”. Da semplice osservatore, che non vuole e non può entrare nelle dinamiche di coalizione e nelle trattative per la giunta (se non per raccontarle) rilevo che in consiglio comunale siederanno due consiglieri espressione del suo movimento (e tra questi Maria Campisi, prima degli eletti con un risultato elettorale davvero straordinario) e che nulla vieta a Dipende da noi di chiedere al sindaco due o tre assessori.

Quello che è certo è che a dieci giorni dal voto la giunta non c’è. Pertanto, se i gruppi che compongono la coalizione sono due, è evidente che non c’è alcun accordo. Fermo restando che i poteri di nomina degli assessori spettano al sindaco è altrettanto chiaro che il primo cittadino cerchi un accordo all’interno della sua maggioranza, che però al momento manca.

Per quanto riguarda gli esponenti di estrema destra che fanno parte di Dipende da noi mi chiedo perchè vogliate nasconderlo e perchè vi crei tanto imbarazzo. All’interno di un gruppo civico non è uno scandalo che i singoli membri abbiano delle posizioni politiche, sostengano o simpatizzino per dei partiti politici. I gruppi civici servono proprio a quello, a tenere insieme anime politiche diverse. Tanto per citarne alcuni, due dei vostri candidati alle ultime elezioni, Ilario Circosta e Vincenzo Antonio Frajia, non mi pare che provengano dal Partito Comunista. Io non ho messo in dubbio la legittimità (e ci mancherebbe!) delle posizioni politiche dei vostri esponenti di estrema destra.

Testualmente ho scritto: “A oltre una settimana dalle elezioni non è ancora riuscito (Cagliuso) a mettere d’accordo i due gruppi che compongono la coalizione, “Officina delle Idee” e “Dipende da noi”. In particolare quest’ultimo gruppo, civico ma al cui interno si contano numerosi esponenti dell’estrema destra… “.

Lei ritiene che niente di tutto questo corrisponde a verità, io sono convinto del contrario e lo ribadisco.

Infine, e qui arriva la nota davvero dolente, sono stupito dalla sua insinuazione, conoscendola come persona equilibrata e moderata. Ma lei scrive: “Se qualcuno vuole confondere i cittadini, mi creda non capisco dove si voglia arrivare”.

Sembra piuttosto evidente che quel qualcuno saremmo noi di Ciavula e nello specifico il sottoscritto, autore dell’articolo “incriminato”.

Vorrei riuscire anche io a capire perchè dovrei volere “confondere i cittadini”. Casomai il nostro scopo è l’esatto opposto, quello di aiutarli a comprendere le dinamiche della politica, soprattutto quelle che si agitano a porte chiuse, come le trattative per una giunta che raramente vengono fatte alla luce del sole, come in questo caso.

Visto che vi siete dichiarati alternativi ai precedenti amminsitratori, ritenuti poco trasparenti e democratici, sarebbe bello che cominciaste a dimostrare quella alterità. Sarebbe stato bello sentire dichiarare a Dipende da noi: “Chiediamo al sindaco Cagliuso di nominare assessori questi nostri due esponenti in questi settori perchè ci proponiamo di raggiungere questi obiettivi”. Che meraviglia, un dibattito pubblico e le poltrone finalizzate a dei risultati amministrativi. Non metto in dubbio che abbiate assoluta contezza di quello che dovranno fare gli assessori che proponete, se nominati dal sindaco, ma dopo una campagna elettorale all’insegna delle parole “democrazia”, “trasparenza”, “partecipazione”, “apertura” state facendo una discussione tutta interna alla coalizione e appena un giornale, Ciavula, tenta di spiegare quanto accade cominciate ad insinsuare che vogliamo confondere i cittadini per qualche ignoto fine recondito.

Invece di accusarci di confondere i cittadini potreste aiutarci a fare chiarezza, per esempio informandoli dei nominativi che come gruppo avete proposto al sindaco Cagliuso per la giunta (Mistero), in quali settori (Mistero) e per fare cosa (Mistero). E magari potreste anche dire ai cittadini quali difficoltà incontrano le trattative e perchè Caulonia non ha ancora una giunta. Ma evidentemente è più facile fare insinuazioni che praticare la tanto decantata trasparenza.

Gentile Adriana Penna, spero che con queste insinuazioni senza fondamento non vogliate sposare le modalità della precedente amministrazione e del vicesindaco Domenico Campisi, che ci accusò addirittura di fare campagne di odio quando cercavamo solo di informare e anche di criticare, come è nella funzione di un organo di stampa.

Capisco che in Calabria i politici siano abituati ai giornali che pubblicano i loro comunicati stampa senza mai alcun commento critico, ma noi abbiamo un’altra linea editoriale e cerchiamo anche di svelare i retroscena, quelli che i politici non vorrebberro fare conoscere ai cittadini.

Abbiamo già avuto a che fare con un’amministrazione che ha tentato di imbavagliarci, ovviamente senza riuscirci. Ci auguriamo vivamente che non vogliate seguirne le orme.

Se dovessimo fornire ai lettori informazioni inesatte saremo sempre disponibili a rettificarle, ma non accettiamo insinuazioni, alle quali sapremo replicare.

Purtroppo dalle sue parole emerge l’atteggiamento, ormai a noi noto, della classe politica che per difendere i suoi interessi tenta di delegittimare la stampa.

Avete stravinto le elezioni con lo slogan “Sarà tutta un’altra storia”.

Noi lo speriamo, perchè facciamo il tifo per Caulonia. Ma adesso non è più il tempo delle parole, adesso dovrete dimostrarlo.

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