Bruno Grenci risponde a Barbara Cirillo: “Interferenze esterne nelle elezioni di Caulonia sia nel 2017 che nel 2022”

Bruno Grenci risponde a Barbara Cirillo: “Interferenze esterne nelle elezioni di Caulonia sia nel 2017 che nel 2022”

Caro Giovanni, cara Barbara Cirillo, ho riflettuto molto se era il caso di smorzare o continuare a chiarire la vicenda che voi mi sottoponete. Ho deciso di rispondere per non apparire codardo o scortese. Scusandomi per il ritardo.

Per prima cosa vorrei contestare l’asserzione di Barbara, devo dire un poco incauta,  secondo cui le persone non mi prendono sul serio.

Io ritengo al contrario che se verso il sottoscritto vi è stata una ultraquarantennale conventio ad escludendum da parte di tutti, nessuno escluso, questo è accaduto proprio perché mi hanno preso troppo sul serio. In questo mondo si preferiscono la mediocrità e gli yesman, e io non sono né l’uno né l’altro.

Riguardo alla richiesta di Barbara di chiarire quanto da me affermato nell’assemblea della sinistra di domenica 9 ottobre, confermo tutto e invito chi non lo avesse ancora fatto di ascoltare la registrazione sul sito di Ciavula.  Alle elezioni amministrative di Caulonia del 2017 il mio posto in lista l’ho ceduto, su richiesta perentoria della direzione provinciale del PD, a un altro soggetto, su pressione di un personaggio di Reggio Calabria, non del Pd, che a Caulonia in quel periodo era di casa e tramava rapporti con persone della sinistra. Il personaggio in questione era chiacchierato di appartenenze torbide. Non ho fatto ad alcuno il nome del personaggio e non ho intenzione di farlo.

La signora che si trovava di fronte a me il 9 us l’avete vista tutti e si può vedere ancora facilmente nelle registrazioni video.  Confermo che la signora, in quella circostanza del 2017 relativa alla mia estromissione dalla lista “città futura”, si è rivolta verso di me con le parole “io devo eseguire ordini”. Di  lì a poco  la stessa signora, aspirante zarina, ha contemporaneamente senza colpo ferire ricoperto le cariche di sindaco, assessora metropolitana, segretaria del partito e presidente dell’assemblea dei sindaci della locride.  Chapeau!

Ogni delucidazione ulteriore la darò di presenza a chiunque lo vorrà.

Ora però vorrei io far notare, a voi e a tutti coloro che hanno ascoltato, in presenza e collegati, una cosa detta a quell’assemblea del 9 ottobre scorso che ritengo, per usare un eufemismo, uno strafalcione e un falso storico.

Lì si è parlato infatti di un  fantomatico movimento popolare spontaneo da cui è poi scaturita la lista, oggi all’opposizione, per le amministrative dello scorso giugno. Che io ricordi,  movimenti popolari  a Caulonia ve ne sono stati nel marzo del ’45 e poi negli anni settanta dello scorso secolo. Colei che ha parlato di movimenti popolari ritengo offenda la memoria di chi i veri movimenti li ha promossi.   E dato che un movimento popolare non è una serie di riunioni notturne in un locale periferico del paese, ma ben altra cosa, invito Barbara, o chi per lei, di dirmi se di questo movimento popolare è rimasta traccia con un manifesto affisso sui muri, un articolo di giornale, una manifestazione di piazza, una petizione, un post su FB.  Forse la capogruppo del rinnovamento, che si è inventata questo movimento popolare, avrebbe bisogno di studiare di più,  e di essere meno mistificatrice.

Ancora vi chiedo, se nel 2017 il PD  provinciale interferì, legittimamente da par suo,  nelle nostre elezioni amministrative; se pochi giorni prima della presentazione delle liste lo scorso aprile 2022 i maggiorenti di questo partito si sono recati a Caulonia  per interferire anche stavolta, legittimamente,  per quale ragione non avrebbero dovuto poi metterci la parolina finale sull’epilogo delle dinamiche per la lista che si andava a presentare a maggio ‘22?  Io sono testimone che lo hanno fatto, legittimamente.  Se invece voi queste interferenze volete chiamarle movimento popolare, accomodatevi.  

Bruno Grenci

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