Dragonero: si preannuncia un 2022 incredibile per il miglior fumetto italiano

Dragonero: si preannuncia un 2022 incredibile per il miglior fumetto italiano

Non ho dubbi su quale sia il migliore fumetto italiano in pubblicazione: Dragonero di Sergio Bonelli Editore.

E la casa editrice ha già informato i lettori che il 2022 sarà un anno scoppiettante. Lo ha fatto con un’idea dei due creatori del Varliedarto (cacciatore di draghi rinnegati) Ian Aranill, Stefano Vietti e Luca Enoch, realizzata graficamente da Matteo Brembilla.

Eccola:

quattro simboli su uno scudo.

Si parte dal simbolo dei luresindi, i maghi dell’Erondar, con una avventura doppia (la prima è arrivata in edicola in questi giorni e la recensiremo a breve) dedicata al presente e al passato dell’unico luresindo rimasto in vita dopo la guerra contro le Regine nere, Alben, uno dei personaggi più interessanti della saga.

Si passa poi al simbolo della negromanzia, ed è stata annunciata una storia in quattro albi che, garantisce l’editore, “scuoterà la capitale dell’Impero”.

Ci saranno poi tre albi con cui si concluderà la saga della ribellione, molto discussa dai lettori che si dividono tra chi la ama e chi la detesta.

E infine quello che tutti i lettori attendono da tempo e che è stato misteriosamente preannunciato negli albi del vecchio Gmor, disseminando indizi che hanno creato una sterminata curiosità. “Una catastrofe di proporzioni continentali”, garantiscono gli autori.

I lettori già scommettono se la numerazione della nuova stagione di Dragonero ricomincerà dal numero 1. Conoscendo Vietti ed Enoch, che stanno alla Bonelli appositamente per sconvolgerne le abitudini tradizionali e gli schemi, scommetto sul sì, secondo me si ripartirà dal numero 1.

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