Martin Mystere festeggia 40 anni con un albo speciale

Martin Mystere festeggia 40 anni con un albo speciale

Non sono un lettore di Martin Mystere.

In passato, molti anni fa, ne lessi qualche numero, soprattutto perchè aveva incrociato la strada di un tizio per cui stravedevo e che abita ancora adesso a Londra, un certo indagatore dell incubo di cui forse avrete sentito parlare.

Però il volume di 160 pagine che ho visto in edicola ieri e col quale si festeggiano i 40 anni di pubblicazioni mi ha invitato all acquisto. E poi, per arrivare a 40 anni di uscite mensili, un fumetto deve per forza avere grandi pregi.

Ammetto di avere un pregiudizio: non tollero i polizieschi, le indagini e le storielle di questo tipo. Da adolescente ne ho ingurgitate a volontà ed ora mi provocano noia. Noia infernale. Ed è con questa idea di fondo che mi sono apprestato a leggere “i suoi primi 40 anni” , il n. 386 di Mystere.

Dopo le prime pagine avevo già voglia di abbandonarlo per leggere Dragonero, il miglior fumetto mensile che in questo momento si possa trovare in Italia. Invece ho tenuto duro, più che altro perchè odio non portate a termine quello che inizio, e pagina dopo pagina la storia mi ha incuriosito e coinvolto. La trama tessuta da Alfredo Castelli si è dipanata in maniera intelligente e meticolosa per un pezzo, salvo poi ricadere nell’assurdo e nell’esoterico. Ma tutto sommato godibile, anche perchè è ambientata a Istanbul, una splendida città che ho visitato due volte e nella quale tornerò, a dispetto del califfo Erdogan che non è riuscito a domarla col suo fascismo islamico.

Nel volume c’è anche l’albo numero 3 di Doc Robinson, che era il nome di Martin Mystere nei primi numeri. Nonostante si tratti di una storia datata pubblicata in piena guerra fredda mi è piaciuta di più di quella inedita.

In definitiva però continuerò a non essere un lettore di Martin Mystere e a preferire altri generi.

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